L’embrione si sta annidando nelle pareti interne dell’utero (endometrio). Cosa sono e quanto durano le perdite da impianto?

Sono chiamate perdite da impianto o perdite da annidamento e possono presentarsi nel primissimo periodo della gravidanza.

In genere la donna riconosce la possibile gravidanza grazie all’assenza di mestruazioni (amenorrea), tuttavia, accade anche che molte altre donne abbiano piccole perdite di sangue, simili a quelle mestruali.

In realtà si tratta proprio delle perdite da impianto che, quando compaiono, coincidono con il momento dell’annidamento (impianto) dell’embrione nella parte interna dell’utero (endometrio) dopo aver superato le tube e dove si crea il nido nel quale si svilupperà per tutti i mesi di gravidanza.

Le perdite da impianto sono solitamente di colore rosso-marrone e spesso sono confuse con l’inizio delle mestruazioni, ma al contrario di queste ultime, sono dovute alla rottura di piccoli vasi della superficie interna dell’utero oppure a sangue rimasto in utero dalla precedente mestruazione e comunque si verificano in seguito all’annidamento dell’embrione nella parete interna dell’utero.

A differenza delle mestruazioni queste perdite non sono accompagnate dai tipici dolori mestruali al basso addome, possono essere più acquose o più consistenti in base alla leucorrea presente o meno già nei primi giorni di gravidanza e durano decisamente meno tempo rispetto alle classiche mestruazioni. In uno-due giorni, infatti, tendono a scomparire da sole.

Le perdite da impianto non devono spaventare la donna che le ha, ma se ciò accade è sufficiente rivolgersi al proprio ginecologo per essere rassicurate della natura delle perdite.

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ultimo aggiornamento: 9 Dicembre 2020 11:49


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